IL MELOGRANO: SIMBOLOGIA E CARATTERISTICHE DI UN FRUTTO DALLE MILLE CONNOTAZIONI
Nel mese di febbraio è ancora possibile scorgere le ultime ‘granate’, le bacche del melograno: analizziamo insieme gli innumerevoli significati religiosi attribuiti a questa pianta e le sue proprietà organolettiche.
Esistono alcune varietà tardive di melograno, le quali possono conservare intatti i loro frutti attaccati ai rami anche fino a febbraio, addirittura marzo. Il melograno è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae ed è originario della vastissima regione geografica compresa tra l’Iran e la zona himalayana dell’India settentrionale. Questo albero è coltivato da molti millenni e se ne trovano tracce ed informazioni anche in scritti antichissimi. La pianta può raggiungere anche i 5/6 metri di altezza e certi esemplari sopravvivono per oltre 100 anni.
Il rischio della fede
La vita è un cammino verso una mèta. Ciascuno porta nel cuore aspirazioni, progetti e ideali a volte confusi. Per poterli perseguire e realizzare si cerca qualche chiarezza, qualche presenza significativa, qualche segno che indichi la direzione, qualche sprazzo di luce che chiarisca ciò che solo si intravede.
Ci sono chiacchiere e chiacchiere!
Come una perfetta macchina da guerra, cuochi provetti si sono spesi nella preparazione e nel confezionamento di chiacchiere. In tempi di preoccupazione… sanitaria, queste rimangono le buone e sane pratiche in cui spendersi in tutta sicurezza.
Si invitano pertanto tutti i parrocchiani ad una piacevole degustazione dal sapore carnevalesco.
La vendita inizierà sabato pomeriggio, 22 febbraio, dopo la messa delle 18.30.
Il ricavato andrà a sostegno di iniziative parrocchiali.
In poche parole: le nostre chiacchiere sono buone e fanno bene!
Meditate gente e degustate…
“Oggi è salita verso il Signore una grande preghiera ed una forte supplica da parte di tante persone che hanno a cuore la pace e lavorano per essa”. Con queste parole il Vescovo di Fidenza mons. Ovidio Vezzoli ha concluso in Cattedrale la Camminata per la Pace che si è svolta domenica 16 febbraio. Un pomeriggio molto forte e bello iniziato alle 15 presso piazzale Repubblica (davanti alla stazione ferroviaria) e proseguito con altre quattro tappe: davanti a Santa Maria Annunziata; in Piazza Garibaldi; in via Cavour ed in piazza Grandi davanti alla Cattedrale. Pax Christi ha guidato i vari momenti di riflessione e preghiera così strutturati: una meditazione di Papa Francesco, la preghiera dei fedeli alcuni suggerimenti e proposte di vita ed il canto finale. In Cattedrale ha particolarmente coinvolto tutti i presenti la forte e sensibile testimonianza di Ilaria Borella di Pellegrino Parmense, che da alcuni anni svolge la sua attività a favore dei bambini senza famiglia in Siria ad Aleppo, in un contesto di guerra e devastazione. Al termine della giornata a tutti i presenti è stato donato dal Vescovo il messaggio che il Santo Padre Francesco ha pronunciato per la celebrazione della LIII (53°) Giornata Mondiale della Pace. Tantissimi i presenti che hanno voluto pregare per la Pace con il vescovo Ovidio, tra questi anche molte persone della nostra parrocchia guidate da Padre Alberto a testimonianza di come il messaggio di pace e la sua ricerca e testimonianza siano più che mai nel cuore e nella storia della nostra comunità parrocchiale.
A cura di Amedeo Tosi