Il giorno 11 marzo c.a. la Provincia Cappuccina dell’Emilia Romagna e la chiesa dei Cappuccini in Fidenza hanno vissuto un momento di grande gioia in occasione della professione perpetua emessa da fra Antonio nelle mani del Ministro Provinciale, fra Lorenzo Motti, all’interno di una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Ministro, alla presenza di diversi concelebranti e di religiosi fratelli convenuti dai vari conventi della Provincia Emilia Romagna. La chiesa era gremita di fedeli che hanno partecipato sentitamente e anche con commozione al sacro rito.
Le parole pronunciate dal Ministro Provinciale durante l’omelia hanno voluto sottolineare come questo momento di gioia, vissuto da tutta la comunità in unione al fratello profitente, rappresenti per ognuno di noi, laici e consacrati, un invito a vivere fedelmente ogni giorno la nostra vocazione di cristiani, pieni di gioia e di gratitudine verso il Signore.
Rivolgendosi, poi, in modo particolare al fratello fra Antonio, ha ritenuto fondamentale sottolineare come sia necessario e vivificante per ogni crisitano, e soprattutto per un consacrato, guardare sempre all’umiltà – minorità di Dio, che, come dice s. Paolo nella lettera ai Filippesi, “svuotò se stesso assumento la condizione di servo”, per imparare che il vero amore è farsi “minori” nei confronti dell’altro, di chiunque altro. Questo stile di vita – ha detto il Ministro – diventi una pacifica sfida alla cultura oggi imperante nel mondo, così carico di inquietudini e di incertezze e segnato dall’avidità, dal successo, dal desiderio di “apparire” più che di “essere”. Proseguendo, ha voluto sottolinerare l’importanza della letizia, quella letizia che san Francesco auspicava sempre presente nell’animo dei suoi frati, fondamentale se vogliono essere uomini evangelici, cioé autentici: la gioiosa letizia di darsi agli altri per amore di Dio, la gioiosa letizia di vedere Dio nel volto dei fratelli, che riusciremo ad amare non perché simpatici, belli o buoni, ma perché figli dello stesso Padre che sta nei cieli. La letizia che san Francesco intende è la gioia profonda, intima, serena dell’anima che vive nello steto di grazia. Una letizia, pertanto, che non dipende solo dal nostro sforzo, dal nostro impegno, ma soprattutto dal credere con fede viva a Dio e al suo amore.
Terminata la solenne benedizione da parte del Ministro al neoprofesso, c’è stato l’abbraccio fraterno tra quuest’ultimo e il Presidente con i frati concelebranti e i religiosi fratelli presenti in segno di accoglienza nella fraternità. Quindi è seguita la liturgia eucaristica.

A frate Antonio auguriamo e ci auguriamo di poter camminare insieme nella familiare semplicità di una vicinanza che ci arricchisce e conforta.

Foto della Funzione :

Orario Sante Messe

Feriali: 7.00; 18.30

Festivo: 8.00; 9.3011.00; 18.30

Il lunedì la Chiesa è chiusa

 

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