Il messaggio dei vescovi italiani per la ricorrenza della giornata nazionale per la vita si carica di annuncio missionario: “Aprire le porte alla vita”. La chiesa di Fidenza ha ricordato la giornata con una iniziativa particolarmente coinvolgente tenutasi presso il centro interparrocchiale di San Michele. Prima… la vita ! è stato il motivo che ha unito diverse testimonianza e permesso a tutti i presenti di riflettere sul dono inestimabile che è la vita in ogni suo attimo.

Un canto e un filmato hanno dato inizio alle riflessioni . Gianna , una giovane donna americana, si definisce “bambina di Dio” perché, sopravvissuta ad un aborto salino, ha deciso di spendersi per dimostrare che la vita è dono insopprimibile e l’aborto è la distruzione volontaria di una persona. E’ seguita la testimonianza del dottor Paolo Villani , neonatologo dell’ospedale di Brescia, che ha sottolineato come la medicina abbia fatto passi in avanti sulla cura dei neonati prematuri ma che ancora vi siano situazioni di sofferenza neonatale (malformazioni, malattie congenite gravi) che impediscono la sopravvivenza del neonato. In questo caso, il medico ha l’obbligo morale di una vicinanza e di un accompagnamento del bambino e dei familiari, garantendo a ciascuno il rispetto del dolore e della dignità della persona. E’ nato così il progetto “Confort care “ per accompagnare il bambino in questo momento così delicato, garantendo attenzioni, presenze amiche, cure soccorrevoli. L’esperienza nata in America, grazie ad una dottoressa italiana, è già una realtà in tre ospedali d’Italia.

Per il Centro di Aiuto alla Vita, Federica ha illustrato le scommesse, le speranze che animano le volontarie.

Nonostante il momento di difficoltà per la mancanza di una sede idonea, permane la volontà di sostenere la vita attraverso l’aiuto concreto portato a mamme in difficoltà, sostegno possibile grazie ai tanti giovani genitori che mettono a disposizione giochi, attrezzature, vestiti per la prima infanzia. Si è sottolineata l’importanza della relazione accogliente che apre la porta del cuore all’altro attraverso gesti di amore operante, cioè di carità. Questo agire è rigenerativo anche di un tessuto sociale dimentico delle relazioni solidali, le sole capaci di dare pienezza alla vita.

Due medici cattolici, Luigi e Giovanna, hanno riflettuto sull’eutanasia assistita, ritenuta una conquista della qualità della vita ma in realtà atto legalizzato di rinuncia alla difesa della vita, principio per cui ogni medico si impegna con il giuramento d’Ippocrate. Morte alla morte assistita in nome di un rispetto della vita, garantendo cure, attenzioni e relazioni che rendono condiviso un momento così delicato come il fine vita. Per il medico dare speranza è impegno di vita.

Sono stati proiettati due filmati, il primo riguardante il lancio di una specie di sofisticato sarcofago che promette una morte indolore per chi voglia porre fine a un dono - la vita- ritenuto insopportabile. Il secondo contributo riportava le ragioni di DJ Fabo con cui spiegava la scelta di morire. Come contro canto a tanto vuoto e cinismo, la splendida testimonianza di Daria, Lorenzo e Silvia dell’associazione “Terzo Tempo” ha commosso l’intera platea. Da 10 anni, Lorenzo è costretto su una carrozzella, privo di mobilità e dipendente da un respiratore per l’ossigeno eppure ha deciso di vivere e non sopravvivere, cogliendo della vita tutte le opportunità, tutti gli inviti : le chiacchierate con gli amici, le gioie di essere padre attento, marito consapevole delle fatiche della moglie in una vicinanza di pensiero e cuore. Daria ha letto quanto i due figli scrivono del papà che ammirano per il coraggio, la gioia, la positività con cui affronta ogni giorno battaglie obbligate. Silvia, volontaria e amica, ha riflettuto su come la malattia ti esponga ad una innegabile fragilità ma gli amici possono fare la differenza, obbligandoti ad uscire dal guscio di isolamento in cui tenderesti a precipitare. Bastano poche parole, gesti accoglienti e la vita ritorna ad apparire bella.

Questo è stato un autentico inno alla vita! Di fronte a tanta travolgente semplicità e forza non si può non convenire che la vita vada spesa, donata, rispettata, preservata sempre.

Orario Sante Messe

Feriali: 7.00; 18.30

Festivo: 8.00; 9.3011.00; 18.30

Il lunedì la Chiesa è chiusa

 

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