Quando pensiamo alla cosiddetta ‘macchia mediterranea’, una delle prime piante che ci sovviene è certamente l’ulivo. Questo albero è ricco di significati simbolici, i quali ancorano le proprie radici nella tradizione e nelle credenze religiose di antiche civiltà. Nell’articolo si passano in rassegna le principali ‘accezioni’ e connotazioni che assume l’ulivo in alcune culture.
L’ulivo, od olivo, è un albero da frutto largamente diffuso in tutto l’areale mediterraneo e fa parte delle specie annoverate nella cosiddetta ‘macchia mediterranea’. È una pianta sempreverde che presenta crescita lenta, compensata però da una marcata longevità: alcuni esemplari infatti divengono millenari. La forma del fusto è cilindrica e contorta e la corteccia ha un colorito grigiastro.
La faccia superiore delle foglie è verde scuro, quella inferiore invece bianco-argenteo. I fiori sono di piccole dimensioni ed hanno petali bianchi; sono riuniti in ‘grappoli’ che prendono il nome di ‘mignole’. Il frutto, l’oliva, è una drupa globosa dalla tipica forma ovoidale; la parte carnosa, la polpa, contiene l’olio.
Sabato,1aprile, i bambini e i ragazzi del catechismo hanno preso parte a una originale e coinvolgente liturgia eucaristica, accompagnando l’ingresso di Gesù a Gerusalemme!
Sotto l’abile regia di padre Stefano, come azione introduttiva alla messa, i bambini hanno consegnato le foglie di ulivo e le olive abilmente colorate, testimonianza delle buone azioni compiute, e il salvadanaio missionario delle piccole rinunce
quaresimali. Sono diventati i doni portati all’altare come espressione della nostra partecipazione offertoriale accanto al Pane e al Vino che il celebrante avrebbe poi consacrato.
Dopo la lettura del Vangelo, padre Stefano ha sottolineato come l’ingresso di Gesù a Gerusalemme è stato regale perché la folla osannante stendeva rami e mantelli al suo passaggio.
Gesù è il re di pace che entra nella città cavalcando un asinello Come andare incontro, oggi, a Gesù che entra nella nostra città, nelle nostre case?
Padre Stefano ha trovato una soluzione che ha coinvolto entusiasticamente i presenti, bimbi e adulti: a ciascuno sono stati consegnati una foglia bianca e un pennarello con cui scrivere un pensiero buono, un grazie del cuore a Gesù che
viene per liberarci per sempre dalla morte. Poi ha chiesto di colorare le foglie con lo stesso pennarello; qualcuno era incerto perché così il pensiero scritto sarebbe stato coperto. Ed ecco la spiegazione educativa: “i pensieri buoni rimangono nascosti nel cuore come il colore che copre la superficie della foglia, ma il Signore, che legge i nostri cuori, li conosce tutti, non viene perso nulla!”.
Dopo aver trafficato con foglie e colori, i bambini si sono recati al centro della navata e consegnato a due catechisti le singole foglie che sono state fissate ad un albero, “L’albero dei pensieri buoni”, che ha assunto una chioma vivacemente
colorata; è stato, poi, collocato sull’altare. La messa è quindi ripresa, seguita con insolita partecipazione da parte di tutti. Alla fine, il parroco ha ricordato gli importanti appuntamenti della Settimana Santa, la Grande Settimana che la Chiesa si appresta a celebrare. Infine dopo la benedizione è esplosa la gioia che le catechiste hanno contenuto in un canto ritmato e trascinante.
Si sta avvicinando la Santa Pasqua ed è bello aggiungere un po' di colore sia alla nostra casa, che alla nostra tavola. Essendo primavera è semplice riempire di colori la nostra dimora. E’ sufficiente, infatti, acquistare piante poco delicate, come la calancola, oppure bulbi di narcisi e gladioli, e metterne un vasetto o due nelle stanze in cui vivete per più tempo al giorno. Quali colori scegliere? Quelli che vi piacciono maggiormente: il giallo, l’arancione, il lilla, il rosso....sbizzarritevi!
Una volta acquistate le piantine, potete sistemarle in modo originale. Ad esempio, quanti di voi custodiscono una vecchia zuppiera della nonna che non usano da anni? Secondo me, siamo in tanti a conservare i servizi della nostra mamma e della nostra nonna. Allora, prendete questa vecchia zuppiera, sia che abbia già delle decorazioni floreali, sia che il suo aspetto sia bianco candido; riempitela con un po' di argilla espansa e un po' di terriccio, quanto basta per contenere tre o quattro bulbi oppure due calancole. Disponete per bene le vostre piantine colorate e vedrete che spettacolo! Se avete acquistato soltanto gladioli o narcisi, li potete piantare in mug che già possedete, ma utilizzate raramente, oppure in barattoli di latta (tipo quelli dei pomodori pelati). Mi raccomando: i barattoli vanno usati grezzi perché è proprio il contrasto tra la naturalità della latta e la vivacità dei fiori a fare la differenza.
Queste sono semplici idee che si possono realizzare senza troppe spese e facendosi aiutare dai bambini. Ma se avete poco tempo e, quindi, scartate a priori le decorazioni “self made”, ci sono diversi negozi a Fidenza e Parma dove troverete numerosi simpatici oggetti. Potete scovare un vassoio a forma di coniglietto, da riempire con variopinti ovetti di cioccolato, dei portatovaglioli di legno, sempre a forma di coniglietto; oppure uova di legno coloratissime, di varie dimensioni, da utilizzare come segnaposto, e set di uova di gesso da decorare coi colori a tempera.
Le possibilità per rendere più accogliente la nostra casa per le Feste, ormai prossime, sono davvero molteplici e per tutti i gusti. Vi auguro di trascorrere queste giornate in serenità con le persone che più amate perché questa è l’unica cosa che conta. Buona Pasqua!
a cura di: Cristina Z.
Bellissima giornata in gita con la Parrocchia, la mattina ad Arezzo con la guida in giro per la città. Al pomeriggio abbiamo raggiunto il Santuario a la Verna dove pr. Stefano ha concelebrato la Santa Messa. Visita poi ai posti che San Francesco ha vissuto negli anni più cruciali della sua vita, in meditazione preghiera e dopo aver ricevuto le stimmate il 17 settembre nel 1224. Pubblichiamo il libretto che ci ha accompagnato in questa visita e alcune foto scattate durante la gita.
Pace e bene
Download pdf - Libretto Verna
Fotografie della gita: