Caro padre Jeremia,
abbiamo appena imparato a conoscerti e già ti porgiamo i nostri saluti: questo tempo, durante il quale abbiamo goduto della tua presenza , sembra essere volato.
Ci hai portato la testimonianza di una fede radicata nella tua storia, nella tua famiglia, una fede forte e sincera che hai saputo comunicare con semplicità e verità a chiunque ti avvicinava.
Hai dribblato difficoltà linguistiche rendendo sempre puntuali ed efficaci le omelie. Hai affiancato con discrezione accogliente bambini, ragazzi e adulti. Ti siamo grati per questa operosa presenza che ci sollecita ad allungare il passo e a gettare lo sguardo oltre gli steccati della quotidianità. Ci hai ricordato che Gesù è il regista delle nostre vite e con una firma così prestigiosa dietro la cinepresa non possono che nascere capolavori! Ovviamente gli attori protagonisti devono essere credibili, appassionati, disponibili ad ascoltare suggerimenti e dritte, facendoli propri, applicandoli con costanza ed impegno, solo così le nostre esistenze diventano degne di essere pienamente vissute e spese là dove ci è dato vivere.
Grazie per tutto, grazie per la tua presenza buona!
Porta un po’ di noi nel tuo cuore, sii certo che noi non ti dimenticheremo, uniti nella preghiera e riconoscibili nella testimonianza.
La comunità di San Francesco di Fidenza - 12 settembre 2021
Il rabarbaro è una pianta dalle numerose proprietà benefiche che presenta però anche alcune controindicazioni. Nell’articolo spieghiamo i segreti di questa erbacea utilizzata fin dall’antichità.
Il rabarbaro è una pianta erbacea perenne che proviene dall’Oriente, specificatamente dalla Cina. Appartiene alla famiglia delle Polygonaceae. Presenta un rizoma dalla consistenza carnosa che ogni anno emette un fusto che raggiunge anche i 2 metri di altezza. Le foglie sono di grandi dimensioni ed i fiori assumono varie colorazioni a seconda della cultivar.
Viene utilizzato in particolare nella medicina tradizionale cinese, che ne sfrutta in particolare la radice (il rizoma): si usa l’estratto alcolico oppure, dopo l’essicazione, si polverizza l’apparato radicale e lo si impiega per la preparazione di decotti. Il rabarbaro ha proprietà antinfiammatorie e depurative e viene utilizzato per il trattamento di disturbi legati al fegato ed all’intestino. Risulta ottimo anche come aromatizzante, digestivo, lassativo e rinfrescante. Ne è però controindicato l’utilizzo durante la gravidanza e l’allattamento ed è sconsigliato a chi soffre di calcoli renali poiché le sue componenti potrebbero andare a peggiorare e cronicizzare la suddetta condizione.
Ricorrenza di San Francesco di Assisi, il Vescovo Mons. Ovidio Vezzoli celebra la Santa Messa nella nostra Parrocchia alle ore 18,30.