Durante la messa delle 11, il giorno 8 Dicembre, verrà esposta per la prima volta la formella della Madre della Misericordia, terracotta policroma realizzata dall’artista faentina Elisa Morelli. Alla geniale ceramista era stato affidato l’arduo compito di realizzare una trasposizione moderna dell’immagine della Beata Vergine del Carmelo riportata nell’altorilievo marmoreo della Cappella del Fonte Battesimale. Padre Stefano le aveva confidato il desiderio che l’immagine ritrovata di questa nostra Madonna potesse esercitare una protezione materna per le nostre case.
La speranza di una presenza familiare che ascolta, comprende e intercede per noi diventa fondamentale per affrontare la vita. Proprio per riconciliarci con un tempo buono di preghiera e meditazione, il parroco ha pensato a Lei, Madre nostra, al cui sguardo nulla sfugge e a cui possiamo rivolgerci con spontaneità recuperando l’abitudine del santo rosario.
Elisa Morelli è rimasta entusiasta dell’incarico che le è stato affidato e ha interpretato, con rara sensibilità, la Madonna del Carmelo, facendo di ogni composizione un’opera originale e unica. Quella esposta verrà poi collocata in una maestà appositamente realizzata su un pilastro che delimita il chiostro esterno, affacciandosi sul piazzale come una mamma che attende e accoglie i suoi figli.
Oltre a quella che verrà esposta, la nostra artista ne ha realizzate altre, ugualmente preziose e uniche, affinché possiamo portarle nelle nostre case, creando un angolo intimo per la preghiera. Questa iniziativa così particolare è legata alla memoria dei nostri importanti anniversari. Dopo aver collocato, il 4 ottobre 2022, la preziosa reliquia di San Francesco in un reliquiario che ne rappresenta l’effigie e averla in esposizione per-manente nella cappella dedicata al Santo, ora contempliamo la Madre di Dio a cui Francesco e i suoi frati erano particolarmente devoti. E’ Lei che non cessa di intercedere per noi presso il Padre, è lei ricolma di grazia a cui guardare per ritrovare serenità e speranza.
Queste formelle saranno dunque messe a disposizione di chi volesse acquistarle per la propria casa o per farne regalo particolarmente significativo e prezioso.
La messa vespertina di sabato 26 novembre ha registrato una diffusa emozione trai partecipanti. In questa messa vigiliare, il celebrante, Padre Stefano, ha accolto gli sposi che hanno festeggiato l’anniversario di nozze e ha ricordato coloro che non potevano essere presenti. Questa felice consuetudine parrocchiale è stata ripresa dopo l’interruzione forzata dovuta alla diffusione della pandemia. La messa inaugurava il nuovo anno liturgico introducendo i fedeli all’Avvento. La scelta della data non è stata casuale. L’Avvento è un tempo di consapevolezza e di pienezza, perché Cristo è venuto! Diventa un tempo fecondo e operoso, di impegno e testimonianza, un oggi in cui è richiesto di rivestirci dell’abito nuziale, la veste bianca di un rinnovato battesimo che impegna e promuove la nostra realizzazione di figli di Dio. Solo assumendoci la responsabilità di mantenere la veste bianca, di indossare l’abito nuziale, saremo chiamati alla festa, invitati attesi e amati (Mt 22, 9-12). Padre Stefano ha sottolineato l’importanza di richiamarci reciprocamente al presente, all’essere pronti oggi, al non demandare ad altro tempo - di cui non siamo padroni- l’amore, il servizio, il perdono, la carità con cui si fortificano le relazioni profonde, durature, consapevoli di un sì, anche faticoso, che si rinnova nella quotidianità, ma resta fedele.
Il giorno 23 novembre alle ore 15,30 nella chiesa di San Francesco è stata celebrata la santa messa per la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei carabinieri e per estensione di tutti i Corpi dello Stato , operanti nel nostro territorio. A fianco dei Carabinieri in alta uniforme erano presenti rappresentanti della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale e Ferroviaria, dei Vigili e dell’A.N.C. Il concetto giuridico di "patronato" ha la sua origine nel popolo romano: il patrono era il capo di una famiglia gloriosa, attorno al quale si riunivano i cittadini per essere difesi contro la violenza ed il sopruso. Questo concetto laico è stato poi ripreso ed elevato a quello di servitore di Cristo, con il diffondersi del cristianesimo.